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FESTIVAL DELLE ARTI 2021

Come nelle più belle favole è arrivato il lieto fine. Anche quest’anno possiamo dire CE L’ABBIAMO FATTA! Con fatica, ingegno, perseveranza, con il sostegno del gruppo, delle famiglie e degli insegnanti, accettando le giornate difficili e tenendo stretti i momenti felici, abbiamo portato a termine un anno accademico con il consueto FESTIVAL DELLE ARTI.

Nonostante tutti gli elementi a nostro sfavore: i contagi in aumento, i parziali lockdown, la didattica alternata presenza/on line, il tempo così difficile da organizzare, i ragazzi hanno avuto un momento per dar voce e movimento alla loro passione.

Il Festival delle Arti si è realizzato nella nostra nuova CaSaleonte, così spaziosa, piena di luce e di nuove energie. A piccoli gruppi, a pillole di arte, si sono esibiti gli artisti camaleonti per il loro pubblico riempiendo un mese di appuntamenti.

Cosa ci siamo inventati questa volta?

Oltre al consueto MUSIC LIFE per tutti gli alunni di musica e canto e ad una nuova favola di Leo Leonni “federico” messa in scena dai giovanissimi di 4-5 anni, la sezione danza e teatro si è impegnata a realizzare POST – IT Appunti per un mondo diverso.

Per raccontarlo devo partire dal perché di questa nuovissima idea. Chi ci conosce sa come sono fatti i nostri saggi: adottiamo un racconto, un testo, un film famoso e lo mettiamo in scena coinvolgendo tutti i gruppi di danza e teatro, suddivisi magari per fascia di età ma pur sempre raggiungendo numeri importanti di interpreti. Il pubblico riempie solitamente due serate al teatro Rondinella di Sesto S.G..

Tutto questo non era possibile quest’anno e in un certo senso dico, per fortuna perché mi ha costretto a guardare oltre, a sperimentare e trovare altre possibilità. Niente di più prezioso: ampliare gli orizzonti.

La nuova soluzione doveva tenere fede a uno dei pilastri principali su cui si basa la filosofia della nostra accademia: coinvolgere tutti nello stesso progetto, per lo stesso progetto; ricordarci che, nonostante le suddivisioni dettate dall’emergenza Covid, c’era qualcosa che ci teneva uniti, ci ricordava dell’esistenza di tutti i camaleonti e non solo della nostra “bolla”.

Come spesso accade le idee migliori nascono quando si è in “ascolto” e così ho fatto. Ho ascoltato i pensieri di tutti i camaleonti. Tutti si trovavano nella stessa situazione, a vivere questa sfida che ci ha lanciato la vita e che chiamiamo pandemia e alla domanda <Cosa vorreste comunicare al pubblico di questo anno?> ne sono nate riflessioni, racconti, emozioni così sorprendenti da farci un intero Festival.

Abbiamo dato voce e movimento ai pensieri dei ragazzi, per la prima volta sono stati loro gli sceneggiatori di questo FESTIVAL DELLE ARTI.  Non più Dante, Shakespeare, la Disney con i suoi cartoni animati o i musical americani ma Alice, Rebecca, Alessio, Sara, Sofia, Nathan, Jacopo……. E potrei andare avanti riempiendo pagine di nomi.

Ogni pensiero è stato trascritto su un supporto chiamato convenzionalmente POST – IT ma che in realtà ha assunto forme e colori diversi secondo la fantasia dell’autore. Tanti Post – IT che sono diventati una mostra a testimoniare l’unicità del progetto, la molteplicità dei pensieri, ricordandoci che il Festival delle Arti  è realizzato da amici – artisti camaleonti.  

Infine, “Appunti per un mondo diverso” perché quello che si legge in questi Post – IT potrebbe davvero essere la base per costruire un futuro migliore.

Ringrazio tutti i docenti che ancora una volta sono saliti sul treno della fantasia e hanno creduto in questo viaggio.

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